
Aria indoor: come tenerla sotto controllo
Hai mai pensato di misurare la qualità dell’aria indoor negli ambienti che frequenti ogni giorno a casa e a lavoro? L’aria che respiriamo negli ambienti chiusi è molto più inquinata di quanto si possa pensare. Le fonti di inquinamento sono molte e sono spesso presenti nei nostri spazi, peggiorano la qualità della vita ogni giorno, portando problemi di salute nel breve e nel lungo periodo: ecco perché è importantissimo monitorare la qualità dell’aria indoor. Abbiamo parlato di tutto questo insieme agli esperti di FCR Filtrazione Condizionamento Riscaldamento S.r.l.
Qualità dell’aria indoor: i parametri da tenere in considerazione
La qualità dell’aria indoor è un aspetto fondamentale per la nostra salute e il nostro benessere, basta pensare che trascorriamo la maggior parte del tempo in ambienti chiusi come case, uffici, scuole, aziende pubbliche e private e altri luoghi destinati al lavoro o al tempo libero. Per valutare e controllare la qualità dell’aria indoor è necessario tenere in considerazione diversi parametri, tra cui:
- Temperatura e umidità: la temperatura ideale per gli ambienti interni varia a seconda della stagione e delle preferenze individuali, ma in generale si consiglia di mantenere una temperatura tra i 19°C e i 22°C in inverno e tra i 24°C e i 26°C in estate. L’umidità relativa ideale per gli ambienti interni si aggira tra il 40% e il 60%. Un’umidità troppo bassa può causare secchezza delle mucose e irritazione delle vie respiratorie, mentre un’umidità troppo alta può favorire la formazione di muffa e la proliferazione di acari.
- Ventilazione: la ventilazione è fondamentale per garantire un adeguato ricambio d’aria e rimuovere gli inquinanti indoor. È importante aerare regolarmente gli ambienti aprendo le finestre per far circolare l’aria fresca.
- Inquinanti chimici: per esempio composti organici volatili (VOC) rilasciati da materiali di costruzione, arredi, vernici, solventi, prodotti per la pulizia e altri prodotti di uso comune.
- Inquinanti biologici: come la muffa che si sviluppa in ambienti umidi e può rilasciare spore nell’aria, peli, forfora e saliva degli animali domestici, acari della polvere e pollini che possono causare allergie e problemi respiratori.
- Particolato: proveniente da diverse fonti come traffico veicolare, impianti di riscaldamento, attività industriali e incendi. Può causare problemi respiratori e cardiovascolari.
Le tecnologie per il monitoraggio aria indoor
Per monitorare la qualità dell’aria indoor è possibile utilizzare appositi strumenti di misurazione, come i sensori per il monitoraggio dell’aria, dispositivi fondamentali per controllare che l’ambiente interno sia salubre e in linea con gli standard di sicurezza. Tra queste tecnologie possiamo distinguere:
- I sensori NDIR: rilevano la concentrazione di anidride carbonica (CO₂) misurando l’assorbimento della radiazione infrarossa. Sono precisi e stabili nel tempo, con calibrazione automatica in ambienti a bassa variabilità di CO₂. Tuttavia, per applicazioni critiche come sale operatorie o camere bianche, è necessaria una calibrazione manuale con gas certificato per garantire misurazioni affidabili.
- I sensori PID misurano i composti organici volatili (VOC) in ppm attraverso ionizzazione con lampada UV. Sono adatti ad ambienti con solventi o sostanze nocive e forniscono risposte rapide. Per mantenere l’affidabilità, richiedono manutenzione regolare, come la pulizia della lampada e la sostituzione di componenti consumabili.
- I sensori ottici OPC rilevano particelle sospese nell’aria (PM1, PM2.5, PM10) attraverso la dispersione luminosa. Sono impiegati in ambiti industriali e farmaceutici con standard ISO 21501, rilevando particelle tra 0,3 µm e 10 µm per interventi tempestivi in caso di superamento dei limiti.
- I sensori MOS offrono un rilevamento rapido di gas come VOC, NO₂, O₃ e CO, reagendo immediatamente alle variazioni di concentrazione. Sebbene meno selettivi rispetto ai sensori PID o NDIR, sono utili per screening preliminari e sistemi di allerta in ambienti con monitoraggio continuo.
Investire in tecnologie di monitoraggio e adottare strategie efficaci di ventilazione e purificazione dell’aria in ambienti come case e uffici, scuole, ospedali e aeroporti, significa tutelare la salute e la qualità della vita di tutti coloro che vivono e lavorano in questi spazi: un’aria pulita riduce il rischio di malattie respiratorie, migliora la produttività e il benessere delle persone.
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