OSAS: una sindrome comune in adulti e bambini
Con il termine OSAS, acronimo di Obstructive Sleep Apnea Syndrom, ci si riferisce a un disturbo respiratorio che avviene durante il sonno. La sindrome da apnee ostruttive del sonno consiste in una serie di brevi interruzioni del respiro, aventi una durata variabile che può arrivare anche a trenta secondi.
L’odontoiatria e la medicina del sonno sono tra loro legate da una stretta relazione, dal momento che disturbi come l’OSAS richiedono un approccio multidisciplinare. In questo contesto, dentisti e ortodontist giocano dunque un ruolo fondamentale nella diagnosi e nella cura della OSAS, dato che sintomi e cause possono dipendere da altre problematiche del cavo orale. Ne abbiamo parlato insieme a DENS che svolge la sua attività come dentista a Como.
OSAS: sintomi e cause
Purtroppo, non è sempre facile diagnosticare l’OSAS. Sintomi notturni come il russamento potrebbero essere il primo segnale di un problema alle vie aeree, ma nello specifico si parla di apnee solo quando si verifica un’effettiva interruzione del respiro. Anche i risvegli improvvisi sono conseguenze tipiche delle apnee del sonno, specialmente se accompagnati da una sensazione di soffocamento.
Sintomi diurni dell’OSAS, sono quelli tipici dei disturbi del sonno, che non giunge mai alle sue fasi più profonde proprio a causa delle apnee. Sentirsi sempre stanchi e assonnati, essere irascibili oppure avere difficoltà di concentrazione, potrebbero ad esempio essere spie di una OSAS. Tuttavia, si tratta di indizi difficili da associare alla patologia, dato che sono comuni a molte altre condizioni.
Per quanto riguarda la diagnosi dell’OSAS, cause diverse possono concorrere a determinare il caso specifico del paziente. Tra le più frequenti:
- Età e genere: i pazienti più colpiti sono uomini di mezza età, a causa dell’indebolimento dei muscoli delle vie aeree. Nelle donne l’incidenza aumenta dopo la menopausa;
- Obesità: il peso eccessivo può compromettere la muscolatura del collo, aumentando la pressione sulle vie aree e l’insorgenza di OSAS;
- Fumo, alcol e farmaci sedativi: il consumo eccessivo di tali sostanze favorisce il rilassamento della muscolatura delle vie aeree o l’irritazione.
Tutte queste cause possono essere più o meno accentuate da caratteristiche anatomiche delle vie aeree superiori del paziente, tra cui:
- Retrognatismo (mandibola arretrata);
- Palato molle voluminoso.
- Tonsille ingrossate.
OSAS: come risolvere
Identificare correttamente le cause dell’OSAS è fondamentale per stabilire una terapia efficace. La tempestività è importante, in quanto una sindrome da apnee notturne non trattata può avere ricadute sul benessere generale del paziente. La cattiva ossigenazione del sangue dovuta alle interruzioni del respiro può ad esempio favorire l’insorgenza di disturbi cardiovascolari come aritmie e ipertensione arteriosa, o peggiorare la regolazione metabolica della glicemia, aumentando il rischio di diabete 2.
Per diagnosticare l’OSAS, sintomi e cause vengono analizzate in uno screening del sonno. Il paziente può doversi sottoporre a polisonnografia o, nei casi meno gravi, al monitoraggio domiciliare del sonno.
Una volta chiarite le cause dell’OSAS, si possono intraprendere diversi trattamenti. Da un punto di vista ortodontico, è di particolare rilievo l’utilizzo di apparecchi MAD, Mandibular Advacing Device, i quali hanno la funzione di avanzare la mascella favorendo il regolare passaggio del flusso d’aria durante il sonno.
Gli apparecchi ortodontici possono essere personalizzati in modo da adattarsi alla struttura del cavo orale del paziente e rappresentano la soluzione ideale per OSAS non troppo severe e che non richiedono l’utilizzo della CPAP: la Continuous Positive Airway Pressure è una terapia che prevede l’eliminazione delle ostruzioni delle vie aeree tramite una mascherina tenuta durante il sonno. Si tratta della terapia d’elezione per le OSAS più gravi, ma non sempre viene tollerata dal paziente.
L’ortodontista ha anche un ruolo importante nel follow-up terapeutico, in quanto valuta eventuali aggiustamenti sull’apparecchio. Il professionista potrà inoltre controllare l’efficacia complessiva del trattamento e assistere il paziente in caso di difficoltà e dubbi.
Leggi anche l’articolo: Incentivi auto: le auto termiche primeggiano.