Rory Gallagher: il chitarrista blues-rock irlandese dalla camicia a scacchi
William “Rory” Gallagher nacque nel 1948a Ballyshannon, nel Donegal, in Irlanda, ed è considerato uno dei migliori chitarristi elettrici di tutti i tempi.
Rory iniziò a suonare la chitarra all’età di nove anni e continuò a sviluppare il suo talento e a migliorarsi per tutta la vita. Con la sua tecnica impeccabile, la sua energia sul palco e il suo amore per la musica, ha ispirato generazioni di musicisti e ha guadagnato un posto di riguardo nell’Olimpo della musica, nonostante non abbia mai ricevuto nessuna formazione musicale.
Suonava la chitarra acustica, l’armonica a bocca e il mandolino, ma la sua compagna di viaggio preferita era la sua fedelissima Fender Stratocaster Sunburst del 1961, che Rory Gallagher aveva acquistato usata per 100 sterline a Cork e che aveva cercato disperatamente dopo un furto – venne trovata addirittura abbandonata in una pozza d’acqua!
La sua carriera musicale è iniziata nei primi anni ’60 con i Fontana Showband, ma è stato con la sua band successiva, i Taste, che raggiunse il successo. Con i Taste, Rory Gallagher ha registrato tre album e si è fatto conoscere come uno dei chitarristi più grandi di tutti i tempi. I Taste si sciolsero nel 1970, fortunatamente dopo una leggendaria esibizione al Festival dell’Isola di Wright, ma Rory ha continuato a registrare e a suonare come artista solista per il resto della sua carriera.
Il sound di Rory Gallagher era una miscela esplosiva di rock, blues e folk irlandese, caratterizzato da una notevole tecnica chitarristica (specie per l’epoca) e da una passione per la musica che si rifletteva in ogni nota che suonava. Rory era molto abile anche nel flatpicking, tecnica basata sull’uso di un plettro piatto che permetteva, sfruttando il dito indice e medio, di suonare scale molto veloci anche sulla chitarra acustica, e nell’uso del bottleneck, una tecnica in cui il chitarrista usa un tubo di vetro o metallo per produrre un suono scivoloso e vibrante. Il suo approccio molto fisico alla chitarra, utilizzata spesso come un’estensione del suo corpo, e la passione per la musica, che era evidente nei suoi concerti, lo hanno reso una leggenda del live performance.
Rory Gallagher era noto anche per la sua modestia e la sua dedizione alla musica ed era sconsiderato un uomo generoso, schietto e sincero. Di lui dissero che, nonostante l’enorme timidezza, era un musicista nato per suonare. Non era interessato alle donne, al denaro, alle droghe o al successo, ma semplicemente desiderava suonare suonare la sua chitarra e condividere la sua musica con gli altri. Ha suonato in ogni angolo del mondo, dalla piccola sala concerti alla grande arena, ma non ha mai perso il suo entusiasmo per la musica. “Tutto quello che desidero è salire sul palco e suonare fino alla fine”, disse Rory.
Secondo una leggenda, addirittura Jimi Hendrix parlò di Rory come il più grande chitarrista vivente. “Cosa si prova a essere il chitarrista più bravo del mondo?”, domandarono a Jimi Hendrix. “Non lo so, chiedetelo a Rory Gallagher!” Tuttavia questa storia non ha alcun fondamento e molto probabilmente è solo una leggenda alimentata da internet.
Rory era un musicista tanto talentuoso e innamorato della propria musica da potersi permettere, nel 1975, di rifiutare addirittura la proposta di entrare a far parte dei Rolling Stones in sostituzione del chitarrista Mick Taylor (a sua volta entrato in sostituzione di Brian Jones). Il motivo reale di questo rifiuto non è chiaro. Probabilmente Rory Gallagher, che era poco avvezzo allo stile di vita da rock star degli Stones e ai loro eccessi, li vedeva come una band piuttosto instabile, anche perché in quel periodo il chitarrista Keith Richards non stava troppo bene. Per cui decise di lasciarsi quell’opportunità alle spalle e partire per un lungo tour in Giappone.
Tra i suoi album più famosi ci sono Irish Tour ’74, Live in Europe e Tattoo. Il suo album del 1971, Deuce, è stato un successo critico e commerciale, e lo ha consacrato come uno dei più grandi chitarristi del suo tempo. Il suo ultimo album in studio, Fresh Evidence, è stato pubblicato nel 1990, poco prima della sua morte.
Rory Gallagher morì il 14 giugno del 1995 all’età di soli 47 anni, a causa di complicazioni legate a un trapianto di fegato che gli era stato eseguito alcuni anni prima per la sua dipendenza dall’alcol. Il giorno della sua morte tutte le televisioni irlandesi interruppero i programmi, persino la BBC. I suoi funerali furono trasmessi in diretta nazionale. Nonostante la sua prematura scomparsa, l’eredità di Gallagher è viva e continua ad ispirare musicisti di tutto il mondo. É stato citato come una delle principali influenze da molti chitarristi di successo, tra cui Slash dei Guns N’ Roses, Brian May dei Queen e Johnny Marr dei The Smiths.
Il suo talento e la sua passione per la musica hanno ispirato molti musicisti, sia durante la sua vita che dopo la sua morte. Il Rory Gallagher International Tribute Festival, che si tiene ogni anno a Ballyshannon, è un tributo alla sua vita e alla sua musica, e attira fan da tutto il mondo. Per rimarcare la sua importanza, nel 2010, a Ballyshannon, in sua memoria è stata eretta una statua realizzata da David Annand.