MASTOPESSI: UN INTERVENTO ANTIAGE PER IL SENO
Rughe che compaiono sul viso, pelle cadente e macchie cutanee: eh si stiamo parlando dell’invecchiamento. Ma non è solo il volto a mostrare questi tipici inestetismi! Ebbene il tempo è nemico anche della bellezza del nostro corpo e parlando di corpo, non possiamo non considerare un elemento chiave della bellezza femminile, ossia il seno.
L’invecchiamento ha infatti un effetto decisamente negativo sul nostro décolleté che inizia a cedere alla forza di gravità e a perdere progressivamente pienezza. Un seno alto e tonico fa infatti lentamente posto ad uno cadente e svuotato. Ma cosa si può fare per recuperare la bellezza persa?
La chirurgia plastica offre la giusta soluzione: un intervento che solleva e riempie in seno. Non stiamo parlando della nota mastoplastica additiva. In caso infatti di ptosi mammaria, ovvero un seno cadente, è più indicato l’intervento di lifting del seno (mastopessi).
Esatto, “lifting” perché proprio come l’intervento antiage per il viso, questo riservato al seno ha l’obiettivo di sollevare la cute e i tessuti del seno ricollocandoli nella sua sede naturale e dargli un aspetto più armonico e soprattutto giovane.
UN’OPERAZIONE PER L’INVECCHIAMENTO DEL SENO E NON SOLO
Un seno che perde forma, che si rilassa e si svuota non sempre è il prodotto di un invecchiamento dei tessuti. A volte infatti non è solo il tempo nemico della bellezza. In alcuni casi possono influire sull’estetica del seno altri fattori.
Quali? È il caso della gravidanza e dell’allattamento. La mammella infatti è sottoposta in questi periodi a stress dei tessuti sollecitati dagli ormoni e dalla suzione del bambino. Il seno subisce di conseguenza una riduzione della sua originaria tonicità, il tessuto ghiandolare si rilassa e la pelle perde elasticità.
Lo stesso risultato può presentarsi inoltre in seguito ad una perdita importante di peso, tipica soprattutto dopo un bypass gastrico. Il seno infatti non sempre è solo caratterizzato da tessuto ghiandolare ma anche adiposo e pertanto la riduzione di grasso può interessare anche questa zona del corpo. La pelle sottoposta poi a tensione perde progressivamente elasticità finendo per risultare rilassato e svuotato.
Tre perciò i diversi motivi per ricorrere all’operazione di mastopessi e ritrovare l’autostima. Spesso infatti il lifting del seno non è solo un capriccio estetico ma un modo per tornare a piacersi, quando il proprio seno può influire sulla propria quotidianità e rappresentare un ostacolo all’accettazione di sé.
CON O SENZA LE PROTESI?
Non sono solo per la mastoplastica additiva! Le protesi disponibili in due diverse forme, tonda e “a goccia”, sono talvolta utilizzate anche per l’intervento di mastopessi. Proprio così! Per riempimento del seno infatti a volte è necessario ricorrere ad un impianto in silicone poiché il solo tessuto ghiandole presente può risultare insufficiente a garantire un buon risultato.
In caso di mastopessi, definibile per le protesi come additiva, è però fondamentale non utilizzare un impianto per seno eccessivamente grandi per evitare problemi futuri. In molti casi infatti, un seno affetto da ptosi è caratterizzato da poca elasticità della pelle e di conseguenza inserire delle protesi dal peso consistente potrebbe, nel tempo, portare ad un risultato decisamente innaturale e facilmente compromettente negli anni. Un altro problema poi potrebbero essere le cicatrici! L’eccessivo stato di tensione della pelle suturata, a causa della grandezza delle protesi, infatti porterebbe ad una sollecitazione negativa del processo di cicatrizzazione.
Specifichiamo però che l’utilizzo di protesi mammarie non è una procedura valida per tutte le donne! A volte basta solo il lifting mammario per ottenere un seno perfettamente armonico e naturale. In particolare, la mastopessi senza protesi è indicata quando la quantità di tessuto ghiandolare è sufficiente a garantire un riempimento omogeneo dei seni.
Con o senza protesi, sarà un chirurgo a stabilire come è meglio procedere per avere il massimo dall’intervento di lifting del seno, eseguendo una attenta anamnesi della paziente e della sua condizione di partenza.