L’erba legale è un aiuto contro lo stress?
Il livello di stress nella popolazione mondiale è ormai arrivato a punte altissime: più del 50% delle persone mostra preoccupazione per quanto riguarda il proprio futuro personale e lavorativo, l’incertezza economica e politica, gli aumenti di violenza e criminalità sia a livello locale sia a livello internazionale.
Non sorprende quindi che i farmaci più prescritti riguardino proprio il sollievo dallo stress e dalle implicazioni che questo ha a livello sia fisico sia mentale.
Depressione, insonnia, anoressia, bulimia, dipendenze da sostanze e malattie fisiche sia cronie sia acute vengono tenute sotto controllo attraverso massicce dosi di ansiolitici, sedativi, miorilassanti, sonniferi e benzodiazepine varie.
Altri preferiscono affrontare lo stress con alcool e droghe non legali, creando situazioni che vanno ad acuire e non a risolvere il problema.
La cannabis è una soluzione allo stress?
Un recente studio, durato dal 2016 al 2019, ha coinvolto 670 persone e aveva lo scopo di monitorare quale fossero effettivamente gli effetti dell’assunzione di cannabis legale.
In particolare questa indagine teneva sotto controllo le manifestazioni fisiche, le emozioni e gli stati d’animo associati allo stress: in particolare, ansia, angoscia, depressione e irritabilità.
Alla fine dei tre anni di studio, i dati raccolti hanno individuato che nel 95% delle sessioni di consumo di cannabis legale i partecipanti hanno avvertito un effetto positivo sullo stress e, in generale, un miglioramento del quadro ansiogeno.
Non solo: il quadro complessivo relativo alla percezione dell’ansia risultava migliorato mediamente di quasi 4 punti (su una scala di 11).
Cannabis : contro lo stress meno THC è meglio
Una delle critiche che viene mossa alla cosiddetta erba legale è proprio la bassissima presenza del principio attivo psicoattivo: il tetraidrocannabinolo, detta anche THC.
Nella cannabis commercializzata come erba legale (come ad esempio in https://www.tetralight.it) questa sostanza secondo la legislazione italiana deve essere inferiore allo 0,2%, mentre per il cannabidiolo (o CBD) non ci sono limiti.
E’ quindi lecito domandarsi se l’effetto positivo contro lo stress e i suoi sintomi sia lo stesso rispetto a quantitativi più elevati di questo principio attivo.
In realtà, i ricercatori dell’Università dell’Illinois a Chicago e dell’Università di Chicago hanno scoperto una interessante interrelazione inversa tra la quantità di THC e lo stress.
Nello studio pubblicato nel 2017 hanno infatti dimostrato che dosi molto basse di livelli di THC contribuiscono fattivamente a diminuire lo stress; al contrario, una dose anche di poco superiore ha avuto un effetto ansiogeno.
Come funziona la cannabis contro lo stress: i suoi componenti
L’THC, come abbiamo visto, diminuisce lo stress, mentre a dosi più
massicce lo acuisce.
Questo è dovuto a cosiddetto effetto bifasico dei cannabinoidi.
Lo stesso succede con il CBD: sebbene a livello legale non ci siano limiti, è bene ricordare che una alta presenza di questo principio favorisce solitamente la veglia e, come è noto, in condizione di stress psicofisico l’insonnia non è raccomandata.
Inoltre, l’attività antistress del CBD è dovuta alla capacità di attivare il recettore della serotonina, il cosiddetto ormone del buonumore.
E’ importante comunque ricordare che questa pianta ha anche altri componenti che aiutano a combattere lo stress: un esempio sono i terpeni, di cui è particolarmente ricca.
I terpeni influenzano e rendono più efficaci gli effetti di THC e CBD; alcune di queste componenti hanno inoltre significative azioni calmanti, analgesiche e antidepressive.
In particolare, i principi attivi presenti nella cannabis che hanno mostrato particolari caratteristiche antistress sono:
- beta-cariofillene
- limonene,
- pinene
- linalolo
Quindi, la combinazione di questi componenti con l’THC e il CBC aiuta la battaglia contro lo stress senza gli effetti di dipendenza che altre sostanze possono indurre.