Essere ingenui: uno svantaggio o un dono?
L’ingenuità è una caratteristica che spesso fa parte del modo di essere di una certa persona e che, in alcuni casi, si può trasformare in una sorta di sindrome che non permette al soggetto che ne è affetto di vivere la sua vita quotidiana con serenità. È il caso di chi ad esempio non riesce a fare qualcosa senza l’aiuto di qualcuno o di chi ha la tendenza a lasciarsi invadere da ciò che accade attorno a lui e lasciarsi manipolare con estrema facilità.
Di questi tempi, essere ingenui non è visto di buon occhio, a fronte di un mondo che è sempre più diffidente verso gli altri e che ci mette spesso a dura prova, in cui dobbiamo essere sempre pronti al peggio e difendere noi e il nostro pensiero a tutti i costi.
Cos’è l’ingenuità e chi è l’ingenuo?
Il Corriere della Sera, nel suo dizionario online, definisce l’ingenuo come un soggetto che non concepisce negli altri malizia o cattiveria e che si dimostra fiducioso, sincero e leale. Tuttavia, la definizione di ingenuo ha anche un secondo significato, che è leggermente più negativo e che si avvicina alla parola sprovveduto. Lo sprovveduto viene indicato, sempre dal Corriere della Sera, come colui che si fa girare da tutti. Ci sono quindi due lati dell’ingenuità: uno in cui la persona ingenua è vista come colei che crede nel prossimo ed è fiduciosa nei confronti delle altre persone, dall’altra parte però risulta essere troppa fiduciosa nel prossimo. Un’eccessiva fiducia nel prossimo può portare infatti ad essere sprovveduti e quindi a cacciarsi in qualche guaio.
L’ingenuo è colui che spesso viene definito come troppo credulone e che si fa abbindolare molto facilmente, dal momento che parte dal presupposto che gli altri non sbaglino e non mentano mai. Non concepisce quindi l’esistenza della cattiveria, della malizia e del raggiro. Risulta quindi sempre sincero, semplice e credulone nei confronti di qualsiasi cosa e di qualsiasi persona. Questo forse gli permette di vivere la vita senza troppi pensieri e con una relativa tranquillità. Tuttavia, la vita oggi ci insegna a stare continuamente attenti a ciò che ci succede e a chi farci circondare.
È fondamentale saper riconoscere i soggetti furbi e truffatori per evitare di farci circuire dalle loro false promesse. Oggi si parla spesso anche della sindrome dell’ingenuo, intesa come una disfunzione che concerne l’intelligenza emotiva e cognitiva. Quando questa disfunzione è particolarmente grave, può avere delle ripercussioni negative sul comportamento del soggetto che ne è affetto e sulla relazione con gli altri.
Essere ingenui: positivo o negativo?
L’ingenuità spesso viene vista come una vera e propria mancanza di esperienza tipica della prima infanzia, la quale rende il bambino maggiormente esposto ad errori che derivano dal fatto di non conoscere il mondo e l’esistenza. Grazie al suo percorso di crescita e alle dritte che riceve dei genitori, oltre che dagli insegnanti, i bambini possono quindi diventare più esperti sul mondo e su ciò che accade attorno a loro. In realtà, sarà poi l’esperienza presa sul campo durante la loro vita che formerà la loro personalità e che offrirà loro gli strumenti necessari per non ricadere negli stessi errori.
Ci sono tuttavia dei casi in cui i bambini crescono, rimanendo ingenui come se fossero immaturi e non evoluti, incapaci quindi di affrontare le avversità della vita e di gestire le proprie relazioni, sia in amicizia che in amore. L’ingenuità in linea di massima è vista quindi come una caratteristica socialmente apprezzata. Tuttavia, un livello troppo elevato di ingenuità può farci apparire come persone facilmente manipolabili da chi invece non conosce affatto l’ingenuità. Sono molte le massime che cercano di farci comprendere di più cos’è l’ingenuità. Qui puoi trovare i migliori aforismi su questo argomento.