Come aprire un ristorante: il primo passo è avere un’idea originale
Se stai pensando che ami la cucina e ti stai chiedendo come aprire un ristorante, leggi questi approfondimenti https://www.ristobusiness.it/come-aprire-un-ristorante-1/, perché se pensi, con coscienza, di essere un mago ai fornelli, dimentica tutto ciò in cui credi sull’argomento, la ristorazione è un business esattamente come qualunque altro.
Per cui prendi in considerazione la tua passione e la direzione del tuo cuore, ma metti i piedi per terra e apri la mente.
Ogni business in questo momento presuppone studi di mercato e fattibilità che vengono soddisfatti da pianificazioni molto articolate.
Abbiamo appena detto come non sia sufficiente la tua passione, perché si scontra con una serie di elementi che devono tenere conto del mercato. Devi però sapere che l’idea dev’essere tua e solo tua. Il limite a questa prima condizione è che probabilmente penserai che il tuo progetto sia unico e che nessuno possa aver pensato alla stessa cosa. Ti accorgerai presto che non è così e che le tua conoscenze dovranno essere un po’ più estese di quello che pensi. Il nostro retaggio è spesso composto dalle nostre dirette percezioni, che posso essere incarnate dai nostri genitori, imprenditori prima di noi, ma che si confrontavano con un mercato molto diverso e soprattutto non globalizzato.
Quindi per far sì che la tua idea sia completa e non avere dubbi, viaggia: New York, Berlino, Shanghai, Parigi. Sono questi i posti in cui la ristorazione contemporanea offre il meglio di sé.
Frequenta i ristoranti, mangia, assaggia, vivili. Tornerai a casa con un bagaglio culinario pesante e magari avrai già anche cambiato idea su ciò che funziona oppure no.
Le categorie che possono interessare al momento
Fast casual o polished dining sono le principali categorie da seguire. La prima: non è esattamente un fast food ma un diner. Un esempio di successo e grande stile è l’America Graffiti diner. Questo esempio è indicativo di un’idea, declinata all’Italiana di un fast food che non è Mc’Donalds ma offre la qualità e il servizio. Ci si siede al tavolo e si è serviti esattamente come in un ristorante chic, ma l’approccio è informale e la consumazione fast. L’idea è gestirlo con lo style degli anni ’50, un format irripetibile e di grande successo.
Il polished dining è rappresentato da quei ristoranti che, per esempio, hanno presidi slow food, ma li propongono in una veste non troppo formale. Non avrete il sommelier alle spalle per tutta la cena, ma soltanto all’inizio per proporvi il vino ideale. Il costo dipenderà dal ristorante ma sarà in media su uno standard medio-alto. Un esempio è un ristorante tipico siciliano in Torino, quindi estremamente lontano geograficamente dalla Sicilia, che ha deciso di proporre un tipicità unica e si chiama Fratò.
Piano di fattibilità e analisi del territorio
Qui arriva il problema più grosso: stabilire il vostro budget e capire qual è il posto migliore per piazzare la vostra attività. Ragionate in termini di prossimità, ovvero quanto il vostro quartiere possa assorbire la vostra idea. Gli elementi da considerare sono quindi:
- Territorio
- Concorrenza
- Analisi di fattibilità
Cercate di capire quale zona potrebbe essere attratta dalla vostra proposta senza sommarsi alla molteplicità della concorrenza.
Allo stesso tempo considerate quanti soldi vi serviranno per mettere in piedi la vostra attività e quanto sarete in grado di sostenere un eventuale finanziamento. Sappiate che le banche accettano volentieri dei “business plan” dettagliati.
Il bacino d’utenza: provincia o centro città
Considera che che il centro di una metropoli sarà frequentato da persone con un’età e gusti diversi da una provincia. Potrai capire la densità della popolazione e da chi è composta nelle Camere di Commercio del tuo Comune.
Ultimo ma non meno importante: il nome
Il nome del tuo locale dovrà avere due caratteristiche:
- Immediatezza
- Chiarezza
Rendi semplice e immediato ciò che vorrai realizzare. Più sarà vicino alla tua proposta, più sarà efficace e avrai possibilità di avere successo.