Cosa fare in caso di lesioni midollari causate da un incidente stradale o un infortunio sul lavoro

Cosa fare in caso di lesioni midollari causate da un incidente stradale o un infortunio sul lavoro

Le lesioni midollari possono comportare una vasta varietà di sintomi, che si differenziano per qualità e gravità in base alla tipologia di lesione, alla sua profondità e alla collocazione precisa. Tali conseguenze del trauma spaziano dalla perdita di sensibilità o di tono muscolare fino al danneggiamento dell’autonomia a livello intestinale o vescicale e addirittura alla compromissione delle funzioni sessuali. Tutte queste criticità possono essere permanenti o temporanee, dando così luogo a una casistica davvero consistente.

La maggior parte delle lesioni midollari avviene in conseguenza di un incidente stradale o sul luogo di lavoro e in seguito a questo episodio è necessario un periodo di cura in fase acuta, nel quale la colonna vertebrale verrà immobilizzata e alla persona verranno somministrati dei farmaci per alleviare il dolore, dopodiché sarà necessario un percorso riabilitativo per riacquisire tutta o parte della funzionalità. Di conseguenza, in questo arco di tempo non potrai svolgere normalmente le tue mansioni e condurre serenamente la tua vita, e per questo motivo ci sono dei casi in cui ti spetterà un risarcimento. Di seguito li esamineremo a fondo ma se non sai come fare per ottenere un risarcimento per lesione midollare causata da incidente stradale o infortunio sul lavoro, non preoccuparti: pensiamo a tutto noi. Ti aiutiamo a quantificare ed ottenere il massimo risarcimento, senza pensieri e senza spese, con l’ausilio di avvocati e medici legali.

Lesioni midollari in seguito a incidente stradale

In caso tu sia incappato in un incidente stradale, per poter sapere se hai diritto a un risarcimento dei danni subiti, occorre prima di tutto quantificare la sua entità, la quale poi verrà trasposta nel corrispettivo in denaro, secondo quanto stabilito dalla Legge italiana.

A tal proposito, verranno considerati il numero di giorni per i quali l’infortunio comporterà conseguenze, nonché i punti di invalidità che verranno riconosciuti da un esperto medico-legale. Subito dopo il sinistro, la persona interessata dovrà infatti affrontare il periodo cosiddetto di invalidità temporanea, ovvero un arco di tempo che gli servirà a recuperare le forze e rimettersi al meglio possibile della condizione fisica. Al termine di questo momento, la malattia risulterà stabilizzata, fatto che verrà certificato dal medico, anche se potrebbero permanere dei postumi invalidanti, segno di un recupero non completo, che potranno esercitare il loro peso anche per tutta la vita, andando a costituire l’invalidità permanente, che verrà espressa tramite percentuale corrispondente al livello di gravità.

A questa gravità corrisponde l’entità del danno che, per essere commutata in un quantitativo pecuniario da elargire come risarcimento, deve essere confrontata con apposite tabelle che considerano sia il danno biologico temporaneo che quello permanente.

Lesioni midollari in seguito a incidente sul lavoro

Un discorso differente, per quanto concerne il risarcimento, vale per i casi in cui l’incidente che ha causato la lesione sia avvenuto sul lavoro. Con questa espressione, occorre precisarlo, si intende non solo tutti gli avvenimenti che hanno avuto luogo sul posto di lavoro, ma anche quelli strettamente collegati ad esso (ad esempio, gli incidenti stradali accaduti sulla strada per andare al lavoro o sulla via di ritorno verso casa sono considerati in egual modo incidenti sul lavoro a tutti gli effetti). Sotto questo cappello rientrano anche gli incidenti avvenuti per causa violenta, ovvero all’improvviso.

A livello legislativo, l’articolo 2087 del Codice Civile stabilisce che il datore di lavoro debba vegliare affinché il lavoratore adotti le cautele preventive di diligenza e prudenza al fine di scongiurare questo tipo di episodi. Allo stesso modo, il datore di lavoro è garante dell’incolumità fisica e della salvaguardia della personalità morale del dipendente, tuttavia non sempre ad egli è ascrivibile la responsabilità del fatto. Sono questi i casi in cui l’incidente avviene per mera fatalità o per colpa del lavoratore stesso. L’INAIL versa comunque un quantitativo in denaro che funge da risarcimento e copre in parte il danno biologico subito e le conseguenze patrimoniali derivanti, ad esempio, dalla perdita della capacità lavorativa.

Al contrario, quando il datore di lavoro è responsabile dell’accaduto (come nei casi in cui le normative di sicurezza non vengono applicati), il dipendente riceve, oltre all’indennizzo da parte dell’INAIL, anche un risarcimento determinato dal Codice Civile, che copre integralmente ogni tipologia di danno subito, inclusi quello morale ed esistenziale, che si tratti di una menomazione momentanea o permanente.

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