Le livellatrici agricole: che tecnologia usano?

Le livellatrici agricole: che tecnologia usano?

Le livellatrici sono dei macchinari che si utilizzano assieme a trattori e a macchine agricole per livellare rapidamente ed efficacemente i terreni.

L’utilizzo di questi strumenti porta numerosi benefici, che impattano positivamente sulla resa produttiva, portando un risparmio di tempo e di risorse anche economiche.

Le livellatrici per trattori, infatti, riescono a lavorare con estrema precisione i terreni agricoli, persino quelli con pendenze importanti e con consistenze diverse.

Per chi teme che questi macchinari abbiano un costo elevato, si può dire che in realtà si tratta di un investimento che permette di rientrare con le spese iniziali. Inoltre, chi volesse risparmiare fin da subito può pensare di acquistare una livella per trattore usata.

Che cos’è una livella per trattore

La livellatrice, o livella, è una attrezzatura di dimensioni molto grandi che viene trainata da un trattore e si utilizza allo scopo di livellare i terreni. Prima di tutto, viene utilizzata per i terreni agricoli ma può essere sfruttata molto proficuamente anche in altri settori di applicazione, come per le costruzioni, la preparazione dei campi sportivi e da gioco e le superfici stradali.

Questo permette di equilibrare le pendenze in modo tale che il terreno sia perfettamente in piano.

Laddove, infatti, vi sono avvallamenti, vi si creano una serie di difficoltà: nel caso agricolo, si possono formare delle pozze d’acqua con spreco di risorse e peggioramento della resa produttiva. Negli altri settori, invece, il livellamento si presenta indispensabile per poter portare a termine le costruzioni e le preparazioni del sottofondo di strade e campi da gioco.

Con la sua lama, la livella elimina le quantità di terreno in eccesso e la ridistribuisce in quei punti in cui ve ne è carenza.  

Per poter svolgere queste operazioni con la massima precisione, sono state integrate due tecnologie: la tecnologia laser e la tecnologia GPS.

La tecnologia laser nelle livellatrici

Le livellatrici laser più moderne combinano diverse tecnologie come quella laser e quella GPS, pertanto, sono composte da tre parti: la livella, nella quale è posta la lama che ha la funzione di livellare il terreno, un meccanismo che trasmette il raggio laser, che è posto su un tripode a distanza, e il ricevitore del raggio laser.

La livellatrice viene trainata dal trattore e consente di spostare il terreno livellandolo con una serie di lame, che possono essere regolate a seconda delle esigenze di lavorazione e al tipo di terreno.

La tecnologia laser ha la funzione di regolare l’altezza della lama, disegnando un piano a distanza: il trasmettitore del raggio laser, infatti, è su un tripode a distanza. Esso viene messo a una altezza maggiore rispetto alla cabina del trattore, così che il segnale non venga coperto.

Il ricevitore, invece, è a bordo macchina e capta il segnale dando impulso alla macchina per regolare l’altezza del livellamento.  

Il sistema GPS e la sua integrazione con il laser

Per migliorare ancora la precisione del livellamento, si è pensato di implementare anche la funzionalità GPS (Global Position System). Si tratta di un sistema che attraverso un ricevitore capta il segnale che viene inviato sulla terra dai satelliti.

Attraverso l’uso di software dedicati, si è arrivati a raggiungere una precisione di ± 10 mm, grazie a un sofisticato sistema chiamato Real Time Kinematik (RTK) che permette di aggiornare la posizione in tempo reale. 

Inoltre, integrando il sistema con la tecnologia laser, si può incrementare la precisione delle rilevazioni e, di conseguenza, ottenere una lavorazione del terreno più precisa.

Questa tecnologia, infatti, permette di utilizzare il controllo laser assieme al posizionamento GPS, che rileva la posizione della livellatrice sul terreno.

Differenze tra laser e sistema GPS

La tecnologia laser e quella GPS sono ottimali quando vengono utilizzate insieme, in modo da livellare il terreno con estrema precisione e da garantire ottimi risultati.

Nel momento in cui si utilizzassero in alternativa, la differenza principale è data dalla precisione e dal livello di sensibilità: il margine di errore del laser è di circa ± 2 mm, mentre quello del GPS sale a ± 10 mm.

Tuttavia, il sistema GPS è consigliabile nel momento in cui si debba lavorare una superficie molto ampia o nel momento in cui ci siano pendenze diverse.

Cappe cucina: non solo un semplice elettrodomestico Previous post Cappe cucina: non solo un semplice elettrodomestico
Laboratorio Metrologico: perché è importante e quando Next post Laboratorio Metrologico: perché è importante e quando