Come fare la Cancellazione dalla Centrale d'Allarme Interbancaria

Come fare la Cancellazione dalla Centrale d’Allarme Interbancaria?

Probabilmente non tutti ne sono a conoscenza ma in Italia, come del resto accade in altri paesi esteri, esiste una banca dati che ha il compito di mantenere un archivio di tutti gli assegni andati insoluti o di tutte le carte di credito che hanno presentato delle transazioni irregolari o che, in qualche modo, sono state utilizzate in maniera fraudolenta. Non è piacevole entrare a far parte del CAI, eppure sono tanti coloro che vi finiscono senza aver mai commesso alcun tipo di reato. Come ottenere la cancellazione dal CAI? Ne parliamo nei prossimi paragrafi.

Che cos’è il CAI?

CAI è l’acronimo di Centrale Allarme Interbancaria ed è, come specificato poc’anzi, una banca dati che raccoglie le informazioni su coloro che hanno fatto un uso illecito di assegni e carte di credito. A titolo di completezza la CAI non si occupa solo delle situazioni fraudolente ma funziona anche per coloro che hanno subito un furto oppure hanno smarrito un libretto degli assegni o una carta di credito. Ecco perché è importante conoscere la procedura di cancellazione dalla CAI.

Quali informazioni raccoglie la CAI?

La CAI raccoglie numerose informazioni, a partire dai classici dati anagrafici del soggetto o dell’impresa a cui sono riconducibili le carte o i titoli oggetto della segnalazione, i dati di carte revocate, smarrite o derubate, le generalità di coloro a cui sono state emesse sanzioni da parte del Prefetto per uso illeciti di carte e assegni. Ciascuno di questi dati viene inserito nella CAI con una durata prestabilita che va dai sei mesi fino ai 5 anni nei casi più gravi. La segnalazione CAI comporta una serie di limitazioni alla libertà di operazioni finanziarie del soggetto segnalato.

Chi può accedere alla CAI?

La CAI è gestita dalla Banca d’Italia e vi possono accedere sia i semplici cittadini che le imprese private oppure gli enti. L’accesso è sempre gratuito, in particolare quando si vuole inviare un’istanza di cancellazione dalla CAI.

Come si possono consultare i dati della CAI?
La consultazione della banca dati CAI avviene tramite la Banca d’Italia. Tale accesso può essere eseguito in diverse modalità:

  • Online, tramite apposita piattaforma digitale;
  • Per mezzo di una richiesta cartacea da inviare tramite posta ordinaria, raccomandata oppure via fax a una delle filiali della Banca d’Italia presenti sull’intero territorio italiano;
  • Tramite un delegato, il quale dovrà comunque presentarsi munito dei documenti di riconoscimento del delegante.

Alla Banca d’Italia, secondo le modalità appena elencante, si potrà fare richiesta anche per chiarimenti piuttosto che per una consultazione dei dati. Ben diverso, invece, è la procedura in caso di richiesta di cancellazione dalla CAI.

Come ottenere la cancellazione dalla CAI?

In precedenza, parlando a proposito dei dati raccolti, abbiamo accennato al fatto che la cancellazione dalla CAI avviene d’ufficio al termine del periodo definito dalla legge per ciascuno degli illeciti previsti. Eppure, per diversi motivi, vi può essere la necessità di una revoca dalla CAI prima del termine naturale di scadenza, pensiamo ad esempio al ritrovamento di una carta che si credeva smarrita. La cancellazione della segnalazione alla CAI avviene, a differenza di quanto si possa pensare, non tramite la Banca d’Italia, che resta il referente per la richiesta dei chiarimenti e per la consultazione dei dati ma non ha alcun potere in termini di cancellazione. In sostanza, la Banca d’Italia si fa solo garante, in quanto la procedura di cancellazione dalla CAI dev’essere avviata direttamente alla fonte, ovvero a partire dall’Ente che ha richiesto l’inserimento del nominativo nell’archivio, che può essere una banca, un’impresa, un ente pubblico o un altro istituto finanziario. La procedura di cancellazione può essere avviata ed eseguita autonomamente, oppure può essere avviata con il supporto di un professionista, come nel caso dello Studio Legale Adamo.

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