Alta fedeltà, ascoltare bene la musica

Alta fedeltà, ascoltare bene la musica

Per ascoltare bene la musica bisogna partire dal concetto che questa arte ci offre forti emozioni. Questo è il motivo per cui è importante dotarsi di un impianto Hi-Fi che consenta di godere appieno e ascoltare, anziché sentire. Ascoltare, infatti, vuol dire avere coinvolgimento emotivo. Vediamo, quindi, quali sono tutte le caratteristiche di questi impianti e gli elementi che li compongono, così da dare tutte le informazioni necessarie a chi vuole avvicinarsi a questo mondo acquistando un nuovo e potente sistema alta fedeltà (vedi: https://shop.electrosoundmangione.it/) o aggiungendo dei componenti a quello che già si possiede.

L’importanza di predisporre un ambiente adatto all’alta fedeltà

Per poter godere delle potenzialità di ascolto della musica tramite un impianto ad alta fedeltà occorre definire quale sarà l’ambiente che lo ospiterà, cioè il luogo dove si ascolterà la musica.

Questa scelta è fondamentale perché influisce sulle performance dei vari componenti del sistema, che andranno a convivere con i complementi di arredo presenti nell’ambiente.

Bisogna, infatti, precisare che ogni stanza e materiale richiede specifici componenti e accorgimenti per ottenere la qualità del suono desiderata. Una stanza con pareti insonorizzate a dovere, e con oggetti in legno, avrà una reazione al suono diversa rispetto a una stanza con ampie finestre e pavimenti che riflettono il suono.

Quindi, ogni aspetto va valutato con cura, predisponendo l’ambiente nel modo migliore per esaltare le qualità del proprio impianto.

Il componente più importante di un impianto Hi-Fi: l’amplificatore

Alla sorgente audio va sempre collegata un elemento fondamentale, l’amplificatore, dispositivo che serve a dare volume e potenza all’audio. Il modello classico è conosciuto come Stereo o a due canali. Ci sono poi amplificatori multicanali che sono ideali per creare un home cinema. Per chi non conosce molto bene questo mondo, consigliamo di approcciarsi inizialmente agli amplificatori integrati o i sintoamplificatori. Nel caso di quelli integrati si potrà avere a disposizione tutto ciò che serve, dagli ingressi analogici e digitali, a quelli di rete. La scelta del modello va effettuata anche tenendo conto del budget a disposizione e dai propri obiettivi. Inoltre, occorre considerare le tipologie e le dimensioni di altoparlanti da abbinare. A un grande amplificatore di qualità devono corrispondere altoparlanti con altrettante caratteristiche, e viceversa.

Le caratteristiche principali di un buon altoparlante per l’alta fedeltà

Lo step conclusivo per ottenere un ascolto di alta qualità è rappresentato dalla scelta degli altoparlanti, anche conosciuti con il nome di diffusori o casse acustiche. Esistono diversi modelli in commercio che variano per dimensioni, forme e tipo di utilizzo. Nella scelta, una componente decisiva è la soggettività. Nonostante alcuni parametri possono essere considerati oggettivi, i propri gusti musicali faranno cambiare la scelta dell’amplificatore, optando per un sistema più neutro o che esalta i bassi o alcuni generi musicali. L’obiettivo delle casse acustiche è quello di lasciare il suono originale così come registrato in sala d’incisione dall’artista. Invece, recentemente molte case produttrici di amplificatori caratterizzano i loro prodotti con frequenze degli alti particolarmente squillanti o bassi esagerati. Nonostante questo approccio piaccia molto ad alcuni consumatori, in realtà non è molto corretto nei confronti della purezza musicale. Questo tipo di soluzione era forse più di moda negli anni Ottanta e Novanta dove si faceva un uso esagerato degli equalizzatori. Oggi, invece, tutto ciò che allontana il suono dall’idea che l’artista e il produttore musicale vogliono trasmettere è visto come errato da chi si vuole avvicinare al mondo della musica ad alta fedeltà. I veri appassionati vedono questi sistemi con un percorso che va sempre migliorato, aggiungendo sempre nuovi elementi per scoprire nuove vie, abbinamenti e suoni differenti. Tornando alla premessa in apertura di questo articolo, “ascoltare” la musica è quello che veramente conta, e questo concetto di differenzia radicalmente dal “sentire”.

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