La piegatrice carta come piega grande formato?

La piegatrice carta come piega grande formato?

Nel caso voi abbiate acquistato una piegatrice di grande formato ci sono vari fattori da considerare per ottenere delle pieghe in funzione del formato e della modalità di distribuzione.

Poiché la piegatrice di grande formato accetta in ingresso una moltitudine di documenti di diverse dimensioni.

I formati sono dal più piccolo A4 che è solo possibile piegare a lettera in 3 pannelli da 99 mm, oltre a questa lunghezza ci  sono poi un buco fino alla lunghezza del formato A3 o poco meno di 410mm come minima lunghezza di foglio accettabile fino alla massima lunghezza di piega che varia in base ai modelli, alcuni arrivano a 2.5 metri altri a 3.5 o 4 metri o addirittura di lunghezza infinita.

I programmi e stili di piegatura si parte dai metodi di piega con standard europei DIN A, DIN B DIN C.

Il programma DIN A semplicemente la piegatrice riduce la lunghezza del foglio in tanti pannelli di larghezza 190mm e poi per la piega verticale o trasversale per ridurre la larghezza del foglio introdotto a 297 mm.

Quindi prendendo per esempio il formato A1 di lunghezza 841 mm e larghezza 594 mm , la piegatrice ridurrà la lunghezza 841mm in 4 pannelli da 190 mm ed il quinto ultimo pannello sarà di 81 mm, mentre la piegatura trasversale sarà effettuata semplicemente dividendo la larghezza 594 in due pannelli a 297 mm.

Questo stile serve per ridurre di molto le dimensioni del foglio per inserirlo per esempio in una busta di plastica o di carta per la spedizione larga 210mm.

Il secondo stile di piegatura DIN B, usato principalmente in Germania serve sempre a ridurre la lunghezza del foglio in tanti pannelli di 190 mm, ma in questo caso la piegatrice deve avere alcuni sensori sul tavolino di alimentazione per misurare la lunghezza del foglio in modo da poter calcolare il finale.

Qui la necessità è quella di avanzare sempre 20mm che sporgano dal pacchetto finale piegato a sinistra, questo lembo che sporge a fine copia sul lato sinistro servirà per effettuare 2 o 4 fori di diametro 5 mm che saranno usati per inserire la copia o documento dentro un classificatore ad anelli per l’archiviazione. Quindi la piegatrice conoscendo la lunghezza del foglio introdotto deve fare dei pannelli più corti alla fine per ottenere il margine di 20 mm o 25 mm richiesto dall’utente sulla pannello di controllo.

Prendendo sempre a esempio il formato A1 in questo caso  avremo 3 pannelli a 190 mm poi il quarto lembo sarà di 125.5 mm, e il quinto ultimo sarà di 145 mm  in alcuni casi per dar maggiore struttura alla copia piegata si preferisce fare come nel disegno il primo ed il quarto a 190 mm il secondo ed il terzo pannello a 125.5 come prepiego e ultimo pannello sarà 210mm con la parte destra in grigio di 20 mm che sporgerà dalla pacchetto piegato.

Per avere maggiori informazioni su come saranno tutti i formati A2 A1 A0 saranno piegati io ho letto queste pagine di gera.it, azienda specializzata in piegatrici per carta.

Al termine abbiamo lo stile di piegatura DIN C quello più comunemente usato il tutto il mondo dove si usa il sistema metrico per i disegni tecnici dove la piegatrice riduce la lunghezza del foglio a pannelli a 210 mm e lascerà ultimo pannello con la dimensione rimasta mentre la piega trasversale sarà sempre a passo 297mm come sempre.

Spero con questo articolo di aver contribuito un po’ a chiarire le differenze degli stili di piegatura e come effettivamente la piegatrice lavora per fornire il pacchetto di dimensioni desiderate. 

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